Obrazy na stronie
PDF
ePub

gebamur, ut solemnis tua Canonizatio ad finem ANNO perduceretur, quam Clemens XI. felicis recor- 1749. dationis, quemadmodum exploratum est omnibus, communi omnium plausu ac pietate celebravit.

[graphic]
[blocks in formation]

Universis Christifidelibus præsentes Literas inspecturis, salutem et Apostolicam Benedi

ctionem.

[ocr errors]

De causis PEREGRINANTES a Doming, et futuram Civita

indicendi tem Patriam nostram inquirentes, in multis Jubilæum omnes offendere, atque a via mandatorum Dei Univer- sæpe nos declinare, et quasi insipientes Oves

sale.

aberrare, nimis est exploratum. Si dixerimus, quoniam peccatum non habemus, ipsi nos seducimus, arguente nos conscientia nostra de multitudine prævaricationum nostrarum, propter quas formido mortis conturbat nos, et timor, et tremor veniunt super nos in cogitatione appropinquantis judicii Dei. Si dixerimus, quoniam non peccavimus, mendacem facimus Deum, cujus vera, et justa sunt judicia, cujus flagella non alia de causa congregata sunt super nos nisi quia peccavimus ei, injuste egimus, iniquitatem fecimus; et ideo nos temporaliter cædere, et castigare non desinit, ut converta

ANNO JUBILEI.

INDICTIO

UNIVERSALIS JUBILÆI

ANNI SANCTI

MILLESIMI SEPTINGENTESIMI QUINQUAGESIMI.

BENEDETTO VESCOVO

SERVO DE' SERVI DI DIO

A tutti i Fedeli, che vedranno la presente Bolla, salute, ed Apostolica Benedizione.

NEL pellegrinaggio di questa vita, mentre

XVII.

Motivi

sal Giu

bileo.

lontani da Dio andiamo in traccia di quella di proPatria, di cui speriamo divenire perpetui Cit- mulgare tadini, è troppo chiaro, che noi tutti in molte l'Univer cose inciampiamo, e dalla strada de' comandamenti del Signore, a guisa di stolte pecorelle, andiamo spesse volte traviati e raminghi. Sarebbe un ingannar noi medesimi, se dicessimo di non esser peccatori, mentre la nostra coscienza ci rimprovera una moltitudine di trasgressioni della Divina Legge, per le quali conturbati restiamo sul timore di nostra morte, e lo spavento, e il tremore ci sorprendono, al pensare che si accosta il giudizio di Dio. E il dire di non aver peccato, sarebbe un dar di falso all' istesso Iddio, sempre verace e giusto ne' suoi giudizj, che non per altra cagione ha

ANNO mur ad eum, antequam sempiternam adducens JUBILEI. retributionem adveniat.

S. 1. Hujus rei causâ pia Mater Catholica Ecclesia potissimam hanc pietatis curam alumnis filiisque suis incessanter impendit, ut errantes ad viam justitiæ, ruentes in præceps ad rectum salutis tramitem revocet, lapsos ad pœnitentiam, et per hanc ad delictorum veniam obtinendam adducat; meritisque pœnis obnoxios ad dissolvendas impietatis colligationes, oblatis Misericordiæ Divinæ remediis, invitet. Sed panci sunt, qui Ecclesiæ salubriter monenti auscultent. Plerique enim vel pravis affectionibus adstricti, vel sollicitudinibus, et voluptatibus vitæ impliciti, pœnitentiæ spiritum, et labores, morumque emendationem refugientes, divitias bonitatis Dei, et patientiæ, et longanimitatis contemnunt. Indulgentiarum verò thesauros, quos prolixa Ecclesiæ benignitas omnibus ubique, et omni tempore apertos exhibet, alii damnabiliter negligunt, alii non ritè acquirere, et promereri student. Interim verò dies nostri deficiunt; et omnes sicut aqua dilabimur super terram; quum autem apparuerit justus Judex, tunc serò agnoscemus, secundum duritiam nostram, et impœnitens cor, thesaurizasse nobis iram in die iræ; atque omnia manere Divino judicio punienda. quæcumque non fuerint poenitentiæ emundatione deleta.

S. 2. Bene itaque ac sapienter Prædecessores Nostri Romani Pontifices certa quædam tem

multiplicato i suoi flagelli sopra di noi, se non ANNO pe' nostri peccati, per le nostre iniquità, per le JUBILEI. nostre ingiustizie; e perciò non cessa di percuoterci, e di castigarci nelle cose temporali, affinchè ci convertiamo a lui, prima ch' ei venga a recarci l'immutabile mercede delle nostre operazioni.

[ocr errors]

S. 1. Per questo motivo la Chiesa Cattolica, pia Madre, continuamente adopra verso i suoi figliuoli ed allievi questa principale attenzione di sua pietà, di richiamar quelli, che errano, alla strada della giustizia, e quelli, che ruinano ne' precipizj, al retto sentiero della salute; di ridurre i caduti alla penitenza, e ad ottenere per mezzo di questa il perdono de' loro peccati; e d'invitare coll' offerta de' rimedj della Divina misericordia, i debitori di meritate pene a disciogliere i legami, ne' quali per le loro iniquità si trovano involti. Ma pochi son quelli, che diano orecchio alle solutevoli ammonizioni della Chiesa; mentre la maggior parte, o allacciati dalle male passioni, o inviluppati nelle cure, e ne' piaceri di questa vita, aborrendo lo spirito e le fatiche della penitenza, e la correzione de' loro costumi, disprezzano le ricchezze della bontà, della pazienza, e longanimità di Dio. E quanto a' tesori delle Indulgenze, che la Chiesa con somma benignità a tutti in ogni luogo, e in ogni tempo aperti esibisce, altri vergognosamente li trascurano altri non si studiano d'acquisitarli e meritarli nella dovuta maniera. Intanto i nostri giorni vanno mancando, e noi tutti come acqua ricadiamo sopra la terra; e allor quando apparirà il giusto Giudice, conosceremo, benchè tardi, di esserci colla durezza e impenitenza del nostro cuore, accumulato un merito di sdegno di Dio pel giorno della sua ira, e rimanerci a ricevere nel Divino giudizio le pene di tutto ciò, che non sarà restato cancellato col lavacro della penitenza.

2

S. 2. Fu dunque buono e saggio consiglio de' Romani Pontefici nostri Predecessori lo scegliere

« PoprzedniaDalej »