Annali dell'instituto di corrispondenza archeologica: Annales de l'institut de correspondance archéologique, Tom 53 |
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Popularne fragmenty
Strona 243 - Lucius denuo futurus equi perfidi uindictam meditor, 2respicio pilae mediae, quae stabuli trabes sustinebat, in ipso fere meditullio Eponae deae simulacrum residens aediculae, quod accurate corollis roseis equidem recentibus fuerat ornatum.
Strona 147 - ... segnius irritant animos demissa per aurem, 180 quam quae sunt oculis subiecta fidelibus et quae ipse sibi tradit spectator: non tamen intus digna geri promes in scaenam, multaque tolles ex oculis quae mox narret facundia praesens.
Strona 147 - Aut humana palam coquat exta nefarius Atreus Aut in avem Procne vertatur, Cadmus in anguem; Quodcumque ostendis mihi sic, incredulus odi.
Strona 259 - ... n. 2, fu acquistato nel 1877 insieme con una quantità di altri oggetti (vasellame ed armi di bronzo) provenienti tutti da uno scavo attuatosi a Talamone in quell'anno ' . E posciachè gli oggetti fra i quali si rinvenne il detto emblema, sono senza dubbio del IV-III sec. a. C., non si può esitare ad ascrivere alla stessa epoca anche l'emblema medesimo. La mollezza del piombo e la sua estrema ossidabilità hanno, come ben si capisce, molto danneggiata la conservazione della figura impressa,...
Strona 263 - ... delle idee più profonde e spirituali che si contengono nei monumenti sopra considerati. Inoltre quel contrapposto altamente patetico che Parrasio avrebbe saputo richiamare col mettere sotto gli occhi di F. l'arco e la faretra ereditati da Èrcole, unico conforto nella sua vita infelice e solitaria, e destinati per ultimo al conquisto di Troia, quell'interesse sentimentale, dico, che avrebbe pure rilevato nel F. appunto di Parrasio l'incisore monetario della città di Lamia, il quale ce lo volle...
Strona 276 - ... pietra appartiene, come dicemmo, alla buona epoca dell* arte greca, e, per quanto ci sia dato giudicare da un semplice disegno, non si può disconoscere in quel cammeo un'opera di merito grandissimo; il concetto della rappresentanza ben aderisce alla tendenza tutta propria del periodo ellenistico, e la paleografia dell'iscrizione è giusto quella in uso nell'Asia Minore dal tempo dei Diadochi in poi '. Godeste coincidenze però sono per noi troppo elastiche per indurci a credere oa sospettare...
Strona 265 - ... accosta quando mai alla serie rappresentata dal n. 42, tav. d'agg. T n. 4. [cfr. nel M. di F. figg. 34,35,36]. Ma, com' è naturale, in queste gemme la gamba d., dal piede ferito, è tenuta sospesa e leggermente incurvata, dovechè sulla pasta di Berlino , essendo essa sana , poggia forte in terra e viene in parte parata dalla gamba s. inferma , la quale è poi distesa siccome la gamba sana nelle anzidette gemme. Rilevate le differenze che separano la pasta del R. Gabinetto di Berlino dalle rappresentanze...
Strona 256 - ... l'architettonica ed armonica sua forma esteriore ' ; principio importantissimo, che noi abbiamo esaminato altra volta (M. di F. p. 53 sg.) come fosse stato applicato da Pitagora nella trattazione appunto del suo Claudicante, in legame con uno studio anatomico il più rigoroso e castigato (nervos, venas, capillumque, PI. XXXIV 59 }. Adesso m'incombe fermarmi sopra di una nuova e feconda idea, su cui ha ultimamente richiamato l'attenzione quell'acuto e profondo osservatore che è il Brunn. Egli,...
Strona 254 - Sulla gemma infatti n. 27 [23] la calzatura al piede non s' incontra, lo che fa sospettare che, se la totale assenza delle ligule del sandalo o del calceò al piede ulcerato non è ivi dovuta a una mera dimenticanza, l'originale da cui derivano l'intaglio Capranesi e la pittura pompeiana, forse non abbia realmente avuta tale calzatura; e questo starebbe a un certo modo in conformità delle idee da noi esposte in altro tempo...