Teosofia: opere postume, Tom 1Presso la Società Éditrice di Libri di Filosofia, 1859 |
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abbiam detto acciocchè all'ente all'essere Aristotele ARTICOLO astrazione atto base dell'ente Categorie causa chè classificazione cognizione colla comune concepire concetto conoscere considera contenuto contingenti conviene Cosmologia costituisce definizione dell'ente finito dell'essere determinato dice dire distingue distinzione diverse elementi Ennead ente enti finiti enti reali entità esiste esistenza essenza essenziale esso Fichte Filosofia forma obiettiva genere idee identico Ideol infinito intellettivo intelligenza intelligibile l'atto l'ente finito l'esistenza l'essenza l'Essere assoluto l'essere ideale l'essere iniziale l'essere virtuale l'identità l'oggetto l'Ontologia l'uno l'uomo Laonde limitazione limiti Logic materia medesimo mente divina mente umana moltiplicità natura necessario oggetto ontologica Panteismo Parmenide pensare pensiero percezione Platone Plotino possibilità possono potenza predicato principio proposizione propria Psicol pure quantità questione quod ragione reale finito realità finita relativa relazione ricevere rimane Schelling scienza semplice sieno sommi generi specie astratta specie piena subietto dialettico subietto reale sussistente sussistere Teosofia termini tiva trova universale Verbo zione
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Strona xiv - 1 tuo banco, dietro pensando a ciò che si preliba, s'esser vuoi lieto assai prima che stanco. Messo t'ho innanzi: ornai per te ti ciba; chè a sè torce tutta la mia cura quella materia ond'io son fatto scriba.
Strona 172 - ... in se stessa, senz'alcuna contraddizione, due modi di esistenza, uno in sé e l'altro relativo alla mente, o per dir meglio, avendo un modo di esistenza che abbraccia questi due, rende possibile la comunicazione di sé ad una mente ». L'essere in rapporto alla mente è l'essere intuito e in esso « giacciono nascosti tutti i suoi termini, unito ai quali, presenta al pensiero i concetti degli enti...
Strona 156 - E per convincersene basta considerare la forma aggettiva, la quale non presentando nessuna subieltività in sé vivente, non può essere ancora una persona, ma è unicamente l'essere impersonale in quanto dimora semplicemente come oggetto davanti alla nostra mente. In secondo luogo, l'essere privo delle forme si distingue da noi dalle forme stesse. Ora questo non avviene nella divina Trinità, nella quale l'essere divino sussiste in ciascuna delle divine persone indistinto dal suo termine personale....
Strona 50 - Dio stesso per la quale ei si determina a creare; e questa ragione è di novo l'amore di se stesso, il quale si ama anche nelle creature. Quindi la divina sapienza, come meglio altrove esporremo, trova esser cosa conveniente la creazione, e questa semplice convenienza basta a far si che l'Essere perfettissimo vi si determini. Ma non si deve confondere questa necessità di convenienza con quella necessità che nasce dalla forma reale dell'essere, e che necessità fisica si suoi chiamare.
Strona 229 - ... dall'idea, onde quand'egli poi si prende come inizio dell'ordine ideale, si trova che tutto quest' ordine è in lui stesso ingenerato, e di lui si trae, come il filo dal bozzolo , purché ci sieno le condizioni ; laddove quando si considera come inizio dell'essere reale, quest'inizio epuro inizio antecedente a questa forma dell'essere, e il reale non si può trarre da lui, se non gli s'aggiunge un atto, che esce dalla sfera dell' idea , in cui l'essere ideale si contempla.
Strona 487 - L'affermazione divina è efficace, perché è un atto dell' essere che produce ente: l'affermazione umana è affermazione d'una mente che non è l'essere, ma solo mente (reale finito), e quindi produce soltanto cognizione e persuasione.
Strona 155 - Dio stesso è incomprensibile e, come meglio dimostreremo nella Teologia, tale, di cui non si può avere da noi per natura che una cognizione iniziale e negativa), ma nondimeno non solo si può dimostrare col raziocinio l'esistenza di Dio, ma ben anche si può conoscere quella d'una Trinità in Dio in un modo almeno congetturale con...
Strona 158 - Postulati necessari alle ricerche filosofiche de' libri seguenti. 195. Sarebbe dunque impossibile inoltrarci nelle ricerche , che ci restano a fare intorno alla natura dell'essere , e molto più condurre la detta dottrina a quella perfezione di cui ella è suscettiva (limitata solo dal limite delle nostre facoltà individuali), se non assumessimo per conceduti due postulati , che dalle stesse dottrine, che con essi si rinvengono, ricevono poi compiuto dimostrazione ; e questi due postulati sono :...
Strona 22 - ... appartiene all'Ontologia, senza avere alcun riguardo all'infinità e all'assolutezza dell'essere , argomento della Teologia ? O come dare una dottrina filosofica del Mondo, intento della Cosmologia, senza risalire a considerare la causa che gli ha dato l'esistenza, e il modo d'operare di questa causa , il che riconduce il ragionamento sul suolo teologico? Laonde il centro e la sostanza di tutta la trattazione è sempre la dottrina di Dio, senza il quale né si conosce a pieno la dottrina dell'essere,...
Strona 593 - ... ente, cioè del puro animale che rimarrebbe. Ma non crediamo che questo possa avvenire se non per miracolo , attese le considerazioni da noi fatte nella Psicologia su questo argomento (672-680).