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A

FORTUNATO FEDERICI

GIÀ VICE - BIBLIOTECARIO DELL'INSIGNE MONISTERO

DI S. GIUSTINA IN PADOVA

ORA DELL' IMPERIALE REGIA UNIVERSITÀ

FILIPPO SCOLARI

QUEST' APPENDICE ALLA EDIZIONE PATAVINA

DEL CONVITO DI DANTE ALLIGHIERI

OFFRE CONSACRA E DEDICA

NEL GIORNO XVI GENNAJO MDCCCXXVIII

HAEC SUNT OFFICIIS OTIA GRATA MEIS

AL LETTORE

Quanti sono

uanti sono in Italia e fuori, non dirò i Sapienti, ma gli amatori della Sapienza, hanno applaudito per certo alla recente diligentissima edizione del Convito procurata dagli assidui studj e dalle dotte sollecitudini di personaggi ragguardevolissimi, ai quali è dovuta la riconoscenza dei posteri; molto più, che dopo tante cure vollero essi animare anche gli altri a concorrere al grande intento di rimettere in tutta la sua purità quest'opera dottissima e sapientissima.

Serve a tal fine pertanto questa, benchè tenue, Appendice, nella quale se sarà trovato alcun che di buono, il Lettore ne vorrà riferire ogni merito a chi primo diede l'esempio. Si divide essa in tre parti.

La prima contiene alquante Annotazioni che appartengono a tutto il testo dell' edizione della Minerva 1827, compresa la Prefazione e le Note. Questa prima parte, condotta dal più schietto amore della verità, invoca l'approvazione degli stessi soprallodati Editori, alla dottrina ed imparzialità dei quali sinceramente si raccomanda. Siami anzi permesso ripetere, che non vaghezza di avvertire mancamenti altrui, ma la produsse soltanto uno schietto amore del vero, e del vantaggio delli comuni studj; in vista appunto del quale dimando anticipatamente per me medesimo quel perdono, del quale ben vedo che avrò bisogno in più incontri.

La seconda parte contiene gli Argomenti delli Trattati e delli Capitoli del Convito. La terza, la Tavola

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dei nomi proprj e delle cose notabili che si rinvengono nel Convito medesimo.

Queste due parti si propongono di conseguire un fine d'utilità non dubbia, col dar modo cioè di speditamente comprendere l'ordine e la grandezza degli argomenti di Filosofia morale nel Convito trattati, e di poter facilmente rinvenire li tanti insegnamenti, dottrine e notizie sacre e profane, di che è ricolma questa grande opera. La mirabile diligenza con la quale l'illustre Prefetto dell' Ambrosiana, signor abate Pietro Mazzuchelli, ha raccolto i Luoghi degli Autori citati da Dante nel Convito, è stata il vero eccitamento che m'ebbi ad emularne, quanto ho potuto meglio, l'esempio. Inoltre mi pareva inseparabile da una sì compiuta edizione il corredo di Tavole, che pur troppo vediamo quasi sbandite, con tanto incomodo di chi studia, (e per un lieve risparmio di poca stampa) dai libri moderni, i quali ne avrebbero tanto più bisogno, quanto più strabocchevolmente s'accresce di giorno in giorno il lor numero. Ad ogni modo le due parti di questa Appendice faranno con poca fatica toccar con mano a qualunque quale immenso ingegno s'avesse l'Italia, quando era molta e fitta da per tutto la notte; e quanto importi che nelle opere di lui sia venerata la fonte dell'odierna nostra cultura, l'eredità preziosa lasciataci dal padre della lingua nostra, e gli insegnamenti di un vero Filosofo, e per ciò sublime Teologo, che ha meditato e che ha scritto per formar uomini degni del suo sublime concepimento.

Or a me non rimane che ricordare, com'è debito, ed encomiare nel merito del signor Angelo Sicca, direttore della Tipografia della Minerva, la gloria rediviva e le rare doti di un Gaetano Volpi, alla cui diligenza ed esattezza incredibile è tanta parte dovuta dei pregi della Stamperia Cominiana. L'edizione del Convito, si come diverse altre, ha meritato al signor Sicca

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