Le avventure di Pinocchio: Storia di un burattino

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Gentrino italiana, 1883 - 236
 

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Strona 6 - ... se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo naso, che era sempre lustra e paonazza, come una ciliegia matura. Appena maestro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza voce: - Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una gamba di tavolino.
Strona 15 - Dopo la bocca, gli fece il mento, poi il collo, poi le spalle, lo stomaco, le braccia e le mani. Appena finite le mani, Geppetto sentì portarsi via la parrucca dal capo. Si voltò in su, e che cosa vide? Vide la sua parrucca gialla in mano del burattino. — Pinocchio! . . . rendimi subito la mia parrucca! E Pinocchio, invece di rendergli la parrucca, se la messe in capo per sé, rimanendovi sotto mezzo affogato. A quel garbo insolente e derisorio, Geppetto si fece tristo e melanconico, come non...
Strona 13 - La casa di Geppetto era una stanzina terrena, che pigliava luce da un sottoscala. La mobilia non poteva essere più semplice: una seggiola cattiva, un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato. Nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso; ma il fuoco era dipinto, e accanto al fuoco c'era dipinta una pentola che bolliva allegramente e mandava fuori una nuvola di fumo, che pareva fumo davvero.
Strona 120 - ... per piangere; quando tutt'a un tratto vide passare, a poca distanza dalla riva, un grosso pesce, che se ne andava tranquillamente per i fatti suoi, con tutta la testa fuori dell'acqua. Non sapendo come chiamarlo per nome, il burattino gli gridò a voce alta, per farsi sentire: - Ehi, signor pesce, che mi permetterebbe una parola? - Anche due - rispose il pesce, il quale era un Delfino così garbato, come se ne trovano pochi in tutti i mari del mondo.
Strona 72 - A questo segnale si senti un gran rumore di ali che •volavano con foga precipitosa, e un grosso falco venne a posarsi sul davanzale della finestra. — Che cosa comandate, mia graziosa Fata? — disse il Falco abbassando il becco in atto di...
Strona 188 - Diventato un duellino vero, è portato a vendere, e lo compra il Direttore di una compagnia di pagliacci per insegnargli a ballare ea saltare i cerchi : ma una sera azzoppisce e allora lo ricompra un altro, per far con la sua pelle un tamburo. , — ,Vedendo che la porta non si apriva, l'Omino la spalancò con un violentissimo calcio: ed entrato che fu nella stanza, disse col suo solito risolino a Pinocchio ea Lucignolo: — Bravi ragazzi ! Avete ragliato bene, e io vi ho subito riconosciuti alla...
Strona 96 - ... le carceri e mandati fuori tutti i malandrini. - Se escono di prigione gli altri, voglio uscire anch'io disse Pinocchio al carceriere. - Voi no, - rispose il carceriere - perché voi non siete del bel numero... - Domando scusa; - replicò Pinocchio - sono un malandrino anch'io. - In questo caso avete mille ragioni - disse il carceriere; e levandosi il berretto rispettosamente e salutandolo, gli aprì le porte della prigione e lo lasciò scappare.
Strona 67 - Allora si affacciò alla finestra una bella bambina, coi capelli turchini e il viso bianco come un' immagine di cera, gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto, la quale senza muovere punto le labbra, disse con una vocina che pareva venisse dall'altro mondo: — In questa casa non c'è nessuno. Sono tutti morti.
Strona 22 - Il povero Pinocchio corse subito al focolare, dove c'era una pentola che bolliva, e fece l'atto di scoperchiarla, per vedere che cosa ci fosse dentro: ma la pentola era dipinta sul muro.
Strona 13 - Lo voglio chiamar Pinocchio. Questo nome gli porterà fortuna. Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi: Pinocchio il padre, Pinocchia la madre e Pinocchi i ragazzi, e tutti se la passavano bene.

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