Saggio di esposizione estetica in Dante: con illustrazioni bibliche, filologiche ecc. : alcuni paralleli tra Dante e Virgilio ed uno sguardo artistico a tutta la 3a cantica

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R. Rinaldi e G. Sellitto, 1885 - 403

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Strona 354 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso. La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante..
Strona 254 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace ; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Strona 275 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Strona 215 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; 135 E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Strona 238 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi, che stavan sicuri, E pare stella, che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde s...
Strona 281 - Venir vedra' mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie, Che la materia e tu mi farai degno.
Strona 217 - Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente allora, Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevcnto, Sotti) la guardia della grave mora.
Strona 226 - Quando io udi' questa profferta, degna Di tanto grado, che mai non si estingue Del libro che il preterito rassegna. Se mo sonasser tutte quelle lingue Che Polinnia con le suore fero Del latte lor dolcissimo più pingue, Per aiutarmi, al millesmo del vero Non si verria, cantando il santo riso, E quanto il santo aspetto il faoea mero. E così, figurando il Paradiso, Convien saltar lo sacrato poema, Come chi trova suo cammin reciso. Ma chi pensasse il ponderoso tema, E l' omero mortal che se ne carca,...
Strona 259 - Vergine madre, figlia del tuo figlio umile e alta più che creatura termine fisso d'eterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 1 suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore per lo cui caldo nell'eterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face di cariiate; e giuso, intra i mortali, se
Strona 167 - Lo giorno se n'andava e l'aer bruno Toglieva gli animai, che sono in terra Dalle fatiche loro...

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