Nuovo esperimento sulla principale allegoria della Divina commedia di Dante AllighieriTipografia Moretti, 1845 - 275 |
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Strona 5
... vero aspetto dei pensieri di chi parlava : e quindi contenevano in sè alcuna idea prematura ed incompleta . A rimedio opportuno produco ora l'allegoria , da cui quel ragionamento fu estratto , per così espri- mermi ; e ciò non per far ...
... vero aspetto dei pensieri di chi parlava : e quindi contenevano in sè alcuna idea prematura ed incompleta . A rimedio opportuno produco ora l'allegoria , da cui quel ragionamento fu estratto , per così espri- mermi ; e ciò non per far ...
Strona 6
... vero intendimento del poeta , e quali i mezzi posti in opera per riuscire all ' inteso fine . Sarà forse chi si maravigli al vedere , che io non mi rimanga dal fare esperimento di una nuova allegoria dopo le celebrate del Marchetti ...
... vero intendimento del poeta , e quali i mezzi posti in opera per riuscire all ' inteso fine . Sarà forse chi si maravigli al vedere , che io non mi rimanga dal fare esperimento di una nuova allegoria dopo le celebrate del Marchetti ...
Strona 7
... vero , perchè ad essi non conformi . Ma quanto al Rossetti e al Foscolo io dirò che Dante vero e sommo filosofo , vero e pro- fondo teologo , vero cristiano di dogma e di morale , vero cittadino di pace , vero amatore della gloria ...
... vero , perchè ad essi non conformi . Ma quanto al Rossetti e al Foscolo io dirò che Dante vero e sommo filosofo , vero e pro- fondo teologo , vero cristiano di dogma e di morale , vero cittadino di pace , vero amatore della gloria ...
Strona 14
... vero che Dante si confessa vizioso , cieco e schiavo in tutto il processo della sua visione : ma riconosciutosi dell'errore e del vizio , può rimanere in lui la colpa da purgare , non mai il vizio da scacciare ; come fa supporre nelle ...
... vero che Dante si confessa vizioso , cieco e schiavo in tutto il processo della sua visione : ma riconosciutosi dell'errore e del vizio , può rimanere in lui la colpa da purgare , non mai il vizio da scacciare ; come fa supporre nelle ...
Strona 16
... vero Dante non fa che applicare a se mede- simo questa divina sentenza di Boezio ( 2 ) : « O felix hominum genus , Si vestros animos amor , Quo coelum regitur , regat ! » > Ed argomenta così : « Sono felici gli uomini che obbediscono ...
... vero Dante non fa che applicare a se mede- simo questa divina sentenza di Boezio ( 2 ) : « O felix hominum genus , Si vestros animos amor , Quo coelum regitur , regat ! » > Ed argomenta così : « Sono felici gli uomini che obbediscono ...
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Acheronte adunque alcuna allegoria Allighieri amore ascendere autorità avarizia Beatrice Brunetto Latini buona canto celeste cerchio chè chiesa cielo colla comincia commedia Conv Dante denominato detto dice diurne divina divina commedia emisfero empireo equatore equinozi equinoziale eterna Eunoè felicità figura filosofia filosofia morale fiume del male Gade Gange Gerusalemme ghibellini giorno Giove giro gradi grifone guelfi guida guisa imperatore Imperciocchè imperiale inferno l'autore l'emisfero l'equatore l'imperatore l'inferno l'uno e l'altro lettore levante luna lupa maestro medesimo mente meridiano mezzo mezzodì mitra monarchia mondo monte morte mostra niuno notte papa Parad paradiso paradiso terrestre passo poema sacro poeta ponente principio punto pure Purg Purgatorio quod raggi ragione regno santo sapienza scienza segg selva sentenza sette settentrione significato sino società spada spire spirituale stelle temporale teologia terra terza tramonto trat tratto tropici vedere veltro vero verso vespero vicari Virgilio virtù morali vizio zenit zodiaco
Popularne fragmenty
Strona 92 - La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore Ch' ha disviate le pecore e gli agni, Perocchè fatto ha lupo del pastore. Per questo 1' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti., e solo ai Decretali Si studia sì, che pare a
Strona 78 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Strona 133 - che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'è del rimanente non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza".
Strona 190 - Avete il vecchio e il nuovo Testamento , E il pastor della Chiesa che vi guida : Questo vi basti a vostro salvamento.
Strona 249 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo ; ma da quella, Che quattro cerchi giunge con tre croci, Con miglior corso e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Strona 100 - nfinita via , Che tiene una sustanzia in tre persone . 'State contenti , umana gente , al quia : Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era partorir Maria : E disiar vedeste senza frutto Tai , che sarebbe lor disio quetato , Ch'eternamente è dato lor per lutto : I...
Strona 21 - Quae quidem veritas ultimae quaestionis non sic stricte recipienda est, ut Romanus Princeps in aliquo Romano Pontifici non subiaceat ; quum mortalis ista felicitas quodammodo ad immortalem felicitatem ordinetur. Illa igitur reverentia Caesar utatur ad Petrum, qua primogenitus filius debet uti ad patrem ; ut luce paternae gratiae illustratus, virtuosius orbem terrae irradiet, cui ab Ill o solo praefectus est qui est omnium spiritualium et temporalium gubernator.
Strona 111 - David. E tutto questo fu in uno temporale, che David nacque e nacque Roma, cioè che Enea venne di Troia in Italia, che fu origine de la cittade romana, sì come testimoniano le scritture.
Strona 146 - E l' un l' altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell' anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e I'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Strona 188 - Come la scala tutta sotto noi fu corsa, e fummo in su '1 grado superno, in me ficcò Virgilio li occhi suoi e disse: « II temperai foco e l'eterno veduto hai, figlio; e se' venuto in parte dov'io per me più oltre non discerno. Tratto t'ho qui con ingegno e con arte; lo tuo piacere ornai prendi per duce; fuor se' de l'erte vie, fuor se