Obrazy na stronie
PDF
ePub

luto nel doppio ordine della società e della scienza, e spianano la via all' ateismo, teoretico e pratico, privato e pubblico, il più largo e pestilenziale che immaginar si possa. Priva di ogni consistenza logica, d'ogni fecondità civile e scientifica, la sovranità del popolo è la BARBARIE NELLA SOCIETÀ. Le teoriche moderne della libertà politica sono false nei loro principj, funeste nelle loro conseguenze. Dalla teorica passando alla pratica, producono l' esorbitanza delle rivoluzioni. >>

E nel suo libro del Primato (vol. 1, facc. 54 e 155): « Il retto senso dei nostri antichi ha sempre creduto che il maneggio delle cose pubbliche esser dovea monarchico ed aristocratico. Cioè residente nei Principi, e avvalorato dal concorso degli ingegni più eccellenti, che sono il patriziato naturale e perpetuo delle nazioni.

« Questa idea cattolica, romana, pittagorica, e quindi tutta italiana, migliorò in pochi lustri le condizioni della patria nostra, assai più che dianzi non si era fatto in due secoli. Sventuratamente ci vennero dalla Senna alcuni, nuovi dottori, i quali ne insegnarono che i miglioramenti civili debbono muovere dalle REGIONI INFIME dello Stato!

«Una classe di moderni statisti, lavorando nelle astrazioni, sogna nei libri una forma di governo democratica e impossibile, e cerca di effettuarla con le congiure e le rivolte. »

E perfino nella tenebrosa Apología (proem. facc. 50) non ebbe a rinnegare le premesse verità, quando disse: «< Teoriche venuteci di oltremonte, le quali benchè puerili, non sono però innocenti. Tale si è il vezzo di assegnare al diritto per base unica suprema il volere espresso dai più. Come se l'arbitrio degli uomini, e non l'immutabile ragione delle cose, fosse la norma sovrana della giustizia...» E quivi, facc. 310: « Persuasione di tutti si è che gli Stati Italiani abbisognano d'una monarchia forte e vigorosa. »

Finalmente nell' opuscolo intitolato Lettres sur les doctrines de Lammennais: « L'assemblea che volle ricostituire la

Francia, lavorò sulle basi di uno splendido errore, qual è la sovranità del popolo; e di qui andò in ruina ogni cosa. Noi Italiani non vogliamo punto di quella LIBERTÀ ASSURDA CHE APPOGGIASI SULLA SOVRANITÀ DEL POPOLO. L'idea cristiana è nel fondare la libertà e la potenza dei popoli, per via della Sovranità. A fondare la libertà dei popoli, È PRIMIERAMENTE DA INCATENARE · LA DEMOCRAZIA, LA QUALE È IL PIÙ GRANDE NEMICO DELLA LIBERTÀ E DELLA FELICITÀ DELLE NAZIONI !

«L'eguaglianza politica non è che un assurdo! Non può essere libertà in quello stato, dove tutti i cittadini partecipano ugualmente ai diritti politici! >>

È da vedere come quel valentuomo, che s'intitola Smascheratore, abbia, nel n. 174 e seg. del suo giornale, combattuto con queste armi il filosofo prevaricante.

OSSERVAZIONI CRITICHE

SOPRA

LA SACRA BIBBIA

TRADOTTA IN LINGUA ITALIANA
DA GIOVANNI DIODATI

«

Mentre Adamo ed Eva si viveano beati in quella consolata felicità del terrestre Paradiso, ove gli avea collocati Iddio, dicendo loro, che a piacer suo mangiassero pure di ogni frutto, che ivi era, ma non mangiassero il frutto dell' albero, che dava la scienza del bene e del male, perchè loro lo divietava; se ne mangiassero, morrebbero; si commosse nel Demonio tanto veleno d'invidia e di odio, che per fare loro perdere il gran bene, che avrebbero goduto stando obbedienti al Signore, e trarli seco a perpetua miseria, pensò a questa malizia. Allora il serpente era il più astuto di tutti gli animali: il demonio dunque si valse di lui per tentare Eva in questo modo. Essendo Eva non di lungi dall'albero della scienza del bene e del male, e non essendo Adamo con lei; il serpente si avvicinò ad essa, e la cominciò a dimandare, perchè non mangiavano il frutto dell'albero, che dava la scienza del bene e del male? Risposegli Eva, perchè Iddio lo aveva loro proibito, ed aveva detto, che li farebbe morire, se ne mangiassero. Allora il serpente le disse: mangiatene, chè non morrete, ma saprete il bene e il male, e sarete uguali a Dio. Eva riguardò l'albero, e vedendo belli i suoi

frutti, e ripensando quello che le aveva detto il serpente, cioè, che sarebbero uguali a Dio, invanitasi di quel pensiero, ne prese e ne mangiò; dappoi ne diede ad Adamo, il quale ne mangiò pure. Come di quel frutto ebbero mangiato, subito ambedue si avvidero, che erano ignudi, e vergognandone unirono insieme delle foglie di fico, e se ne fecero cintole» (Genes. III, 1 I 7: Farini, Stor. 1, 2).

Di simile malizia usa il Demonio anche al presente quando per mezzo de' suoi ministri tenta di sedurre e trarre seco a perdizione i buoni fedeli, che beati si vivono in grembo alla santa madre Chiesa Cattolica. Mentre questa con cura ed affetto più che materno, dal dì della nascita fino all' estremo della lor vita, porge loro di continuo alimenti di vita eterna con la opportuna retta istruzione e co' sussidj sovrumani dati da Cristo, vengono i ministri del Demonio, e dimandano loro, perchè non si pascono della parola di Dio leggendo le sante Scritture, che sole dar possono la vita eterna. Rispondono eglino, che la santa madre Chiesa loro lo proibisce, quando la Bibbia non sia dell'edizione Latina Volgata, dichiarata autentica dal sacrosanto Concilio di Trento e riscontrata co' testi Greco ed Ebraico per ordine di Sisto V e di Clemente VIII; oppure di una traduzione volgare approvata dalla santa Sede ed accompagnata da annotazioni tratte da' santi Padri, che ne dichiarino i luoghi oscuri e difficili; chè altrimenti correbbero pericolo di trarne il veleno invece del cibo di vita eterna. Allora i tentatori maligni soggiungono: Leggete la Bibbia in una delle versioni in lingua volgare,

fatte giusta i testi Greco ed Ebraico, senza veruna giunta di chiose od annotazioni, per non mescere le parole umane alle divine: e saprete di per voi stessi il bene e il male, ed il senso genuino delle divine Scritture. Il misero tentato, invanitosi di quelle belle promesse, di sè presumendo, e commosso da altri perversi affetti, specialmente se di età giovenile ed inesperta, si pone a quella lettura, la insinua ad altri; e poscia si accorge, ma troppo tardi, di trovarsi ad un tratto spoglio ed ignudo d' ogni buona dottrina e virtù, e fuori del grembo materno della santa Chiesa.

La dottrina di vita eterna contenuta nelle sante Scritture, interpretate conforme alle tradizioni divine ed alle sentenze de' santi Padri, viene dalla Chiesa Cattolica insegnata ai fedeli nel catechismo, colla predicazione ordinaria e straordinaria, colle lezioni scritturali (Concil. Trident. Sess. v, de Reform. cap. 1; Sess. XXIV, de Ref. cap. IV), colla lettura de' libri ascetici dettati da uomini di Dio, e in tanti altri modi. Inoltre, per chi ami di leggere la santa Bibbia o intera o compendiata, la Chiesa stessa porge loro in mano versioni o compendj fatti da uomini di somma dottrina e pietà; quali sono, ad esempio per noi Italiani, la santa Bibbia tradotta da monsignor Martini, e l'Istoria del vecchio e nuovo Testamento di monsignor Farini, approvate e commendate dalla santa Sede Apostolica Romana. A che prò dunque ed a qual fine si diffonde ora pel nostro bel paese la Bibbia del Diodati ristampata dalle società Bibliche, se non che per insinuare agl' incauti e traviati le dot

« PoprzedniaDalej »